Mettere a fuoco Quando ci accingiamo a scattare una fotografia, facciamo tutta una serie di operazioni che alla lunga divengono automatiche: controlliamo attentamente la composizione, in base al risultato che vogliamo ottenere impostiamo il diaframma e la messa a fuoco, quindi impostiamo la sensibilità ISO e il tempo di esposizione corretto (o desiderato).
Fatto tutto ciò, non ci resta che premere il pulsante di scatto e, una volta apparsa la foto sul monitor LCD della nostra bella macchina fotografica, controllare che tutto sia a posto: istogramma ben bilanciato, colori fedeli alla realtà (ma c'è sempre la possibilità di rimediare anche a casa!) e che la foto non sia mossa! Ma siamo sicuri che fotografare sia solo questo!? Quando mai per fotografare bisogna essere così razionali!? Spesso cerchiamo di farci cogliere dalle emozioni di un luogo o di un evento e con la nostra foto cerchiamo di trasmettere all'osservatore ciò che abbiamo provato ... ma siamo certi che le armi a nostra disposizione per raggiungere questo obiettivo siano solo queste, la cura maniacale nel gestire l'attimo!? Inauguro con questo un nuovo filone di riflessioni effettuate su alcune fotografie o tecniche (se così si possono chiamare) fotografiche. Il tutto nasce da un ritorno alle origini, appunto dal primo titolo dato al mio blog: "Emozioni dietro l'obiettivo". Proprio la parola "emozioni" mi ha spinto ad alcune riflessioni sul mio modo di fotografare, spingendomi a provare a catturare non più ciò che vedevo, ma ciò che vivevo... fotografando meno con l'emisfero sinistro, e lasciandomi trasportare dall'emisfero destro... (ricercando quindi di dare ascolto più alla parte emotiva che a quella razionale).
La scelta del treppiede e della testa per la fotografia paesaggistica - Prima parte:Il treppiede5/2/2013 La scelta del treppiede e della testa è una tappa obbligata per un fotografo paesaggista. Difficilmente potremmo immortalare i momenti di luce più particolari con la massima nitidezza e qualità senza un supporto stabile; tanto meno potremmo sfruttare con creatività i filtri per paesaggio (GND e ND su tutti).
In queste poche righe non pretendo di illustrarvi esaurientemente le caratteristiche dei diversi modelli delle svariate marche presenti sul mercato, né tanto meno le diverse componenti del treppiede. Intendo, invece, focalizzarmi sulle caratteristiche su cui dovremmo riflettere al momento dell’acquisto. |