Parco Naturale di Paneveggio - Pale di San Martino
Il ParcoPAN offre infiniti scorci sulle Pale di San Martino e racchiude gelosamente ambienti molto differenti tra loro. Ognuno di essi ospita una popolazione caratteristica a seconda della quota, del terreno e della vegetazione presente. Non fa eccezione neppure il biotopo della Cavallazza, situato sulla sella tra la Piccolla Cavallazza e la Tognazza a quota circa 2200m.
Questo angolo di paradiso è facilmente raggiungibile a piedi con una salita di circa 30-45 minuti per 200 metri di dislivello. Lasciata l'auto al parcheggio di Passo Rolle (il parcheggio sulla destra prima di scollinare per chi arriva da Paneveggio), si imbocca la strada bianca fino a giungere nei pressi della caserma della Guardia di Finanza (la costruzione più alta, subito sopra la chiesetta del passo); giunti qui si intraprende la traccia che ci porta sul fondale della pista da sci che seguiremo fino a salire sulla vetta della Tognazza, punto di arrivo della seggiovia (sulla curva a metà percorso è possibile prendere una scorciatoia proseguendo dritti - strada sconsigliata in caso di maltempo con nubi basse -). Qui ora il sentiero cambia: ci muoviamo in falsopiano seguendo la traccia che ci porta alla segnaletica poco più avanti (subito prima dei cartelli sulla sinistra si intravede l'ingresso ad una delle fortificazioni scavate nella roccia durante la prima guerra mondiale, ottimo punto di riparo in caso di maltempo): teniamo la nostra destra per proseguire sull'antica mulattiera fino a giungere al primo dei tre piccoli laghi che costituiscono il biotopo della Cavallazza.
Questo angolo di paradiso è facilmente raggiungibile a piedi con una salita di circa 30-45 minuti per 200 metri di dislivello. Lasciata l'auto al parcheggio di Passo Rolle (il parcheggio sulla destra prima di scollinare per chi arriva da Paneveggio), si imbocca la strada bianca fino a giungere nei pressi della caserma della Guardia di Finanza (la costruzione più alta, subito sopra la chiesetta del passo); giunti qui si intraprende la traccia che ci porta sul fondale della pista da sci che seguiremo fino a salire sulla vetta della Tognazza, punto di arrivo della seggiovia (sulla curva a metà percorso è possibile prendere una scorciatoia proseguendo dritti - strada sconsigliata in caso di maltempo con nubi basse -). Qui ora il sentiero cambia: ci muoviamo in falsopiano seguendo la traccia che ci porta alla segnaletica poco più avanti (subito prima dei cartelli sulla sinistra si intravede l'ingresso ad una delle fortificazioni scavate nella roccia durante la prima guerra mondiale, ottimo punto di riparo in caso di maltempo): teniamo la nostra destra per proseguire sull'antica mulattiera fino a giungere al primo dei tre piccoli laghi che costituiscono il biotopo della Cavallazza.
Certamente il più affascinante da un punto di vista paesaggistico è l'ultimo dei tre, fornendo una visuale maggiore sulla vetta che domina questo luogo: il Cimon Della Pala. Questo è il regno indiscusso dei camosci, che qui si avvicinano con balzi acrobatici tra le rocce al calar della sera. Ma non di rado è possibile incontrare anche altri abitanti di queste terre: l'ermellino, che furtivo e curioso saltella nei pressi dei laghi; il gallo forcello che in primavera all'alba dà sfogo alla sua passione; la lepre che si nasconde guardinga tra i ciuffi d'erba; la volpe che di notte perlustra minuziosamente ogni angolo alla ricerca di cibo. Alzando gli occhi al celo sarà facile scorgere il falco pellegrino nel suo volo d'angelo, l'aquila e la poiana volteggiare leggiadre nel cielo alla ricerca della loro preda... e, scrutando sotto la superficie dell'acqua, troveremo rane e tritoni... Molte sono le creature che popolano questo piccolo luogo, e tutte meritano il nostro rispetto nel momento in cui entriamo a casa loro...